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SCIOPERO per La Vita – 7 NOVEMBRE – #zeroINFORTUNI

26/10/2016

I dati Inail confermano il calo degli infortuni sul lavoro, ma in edilizia le cose non stanno così: crescono drammaticamente i numeri relativi agli infortuni mortali e alle malattie professionali. Non solo, ma raddoppia il numero degli infortuni mortali tra gli over60, lavoratori che invece di rischiare la vita sulle impalcature avrebbero diritto ad andare in pensione anticipata senza penalizzazioni. E’ ora di dire BASTA!

CHIEDIAMO

  • Rafforzare i controlli e le sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro
  • Completare quanto previsto dal D.Lgs 81/2008 con la costituzione della Patente a punti, strumento importante per la selezione ed il sistema di qualificazione delle imprese
  • Definire norme premiali – sia in termini di riduzione dei costi, sia in termini di vantaggi competitivi in fase di gara, soprattutto per lavori pubblici – per quelle imprese che dimostrino di essere regolari e sicure e adottino il sistema dell’asseverazione previsto dall’intesa e dalla normativa Uni-Inail-Cncpt
  • Ripristinare il DURC nella sua originaria formulazione, passando in tempi brevi alla certificazione della congruità
  • Contrastare il lavoro irregolare e nero, causa di molti incidenti e di mancata applicazione delle regole su salute e sicurezza
  • Applicare il contratto edile a tutti i lavoratori impiegati in cantiere per assicurare una adeguata formazione, uguali prestazioni ed uguali diritti
  • Rafforzare il ruolo dei responsabili per la sicurezza impegnati negli Enti paritetici.

MA SOPRATTUTTO OCCORRE INTERVENIRE SULL’ETA’ PENSIONABILE!

Apprezziamo i contenuti dell’intesa raggiunta tra Governo e Sindacati, in particolar modo il riconoscimento che i lavori non sono tutti uguali e gli impegni presi sia sui lavoratori precoci sia per rendere più effettiva la legge sui lavori usuranti, includendo l’edilizia tra le attività faticose e pesanti. Risultati che sono frutto soprattutto delle nostre lotte e mobilitazioni.

Ora occorre fare un passo avanti, affinché l’Ape agevolata si rivolga esplicitamente agli operai edili, il cui lavoro è sicuramente pesante e rischioso, permettendo di accedere alla pensione in anticipo senza penalizzazioni a tutti quegli operai con pensioni inferiori ai 1300/1400 euro netti. Solo in questo caso si darà una risposta concreta alle migliaia di operai con più di 60 anni che ancora stanno sulle impalcature.

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